L'albero della plancia
Un'opera profetica dell'impegnato scultore Arson
Questo venerdì 21/07/2023, nel municipio di Bouchet è stata inaugurata una scultura monumentale, realizzata dallo scultore francese contemporaneo Arson , ora Bousquetain. Questa scultura, chiamata “l'albero della tavola”, è stata ispirata da ciò che ha osservato riguardo all'impatto violento dell'uomo sulla natura per trarne il massimo beneficio.
Arson, un artista senza tabù
Abitato dall'idea che ha che gli artisti di tutte le discipline siano la testimonianza del loro tempo e con il rischio di dispiacere o scioccare, offre attraverso questa scultura contemporanea, una riflessione sul nostro mondo capitalista, senza valori morali o spiritualità.
Per lo scultore francese l'arte e la scultura, in particolare, sono l'eredità che gli artisti lasceranno nel tempo, a testimonianza della migliore traccia dell'uomo.
Il suo lavoro scultoreo si è evoluto nel corso degli anni e, dopo un periodo che definisce "surreale" (vedi la sua scultura "Muslim" o la sua creazione "il telefono"), ha attraversato un periodo pop art e colorato con "Esculmaux". o “les Bonbons” per parlare solo di queste sculture sculacciate, che sarebbero pure provocazioni, adatte a riflettere sui tabù ipocriti e inespressi che persistono nella società odierna.
Una scultura di fronte all’emergenza ambientale
Invece di addolcirsi nel corso degli anni, lo scultore è arrabbiato. Dice di soffrire nel vedere milioni di ettari di alberi bruciare come in Canada o in Siberia, in Francia e in tutto il mondo, incendi incontrollabili, o milioni di ettari di foreste abbattute come in Amazzonia... senza discernimento né rispetto. Sfortunatamente, non sono solo gli alberi, ma anche i mari e gli oceani, i fiumi e le terre inquinate, ad essere sempre più sovrasfruttati.
Per l'artista, con la sua personale spiritualità, che distingue il riscaldamento globale dallo sfruttamento oltraggioso della terra, abbiamo distrutto quello che era un paradiso e, dopo quest'ultimo, verrà l'inferno. Sono sulla terra e non in cielo.
Non è uno scultore o qualche altro artista che basterà a invertire la macchina infernale e rendere verde il mondo, è il suo mezzo espressivo e questa scultura “l’albero della tavola” non è solo una scultura contemporanea, né un mucchio di rottami metallo, è la testimonianza artistica di uno scultore di oggi.
Immagina l'inimmaginabile:
un albero denaturato
“L’albero della tavola” testimonia la forte consapevolezza dell’artista nei confronti dell’impatto dell’uomo sulla natura.
Sebbene sia un potente simbolo di vita e rinnovamento, l'albero si trasforma in una struttura utilitaria in questa scultura contemporanea.
“The Plank Tree è un’opera che porta con sé un monito cruciale sul nostro rapporto con la natura. Una scultura che ho realizzato con passione e convinzione, la scultura di un albero in ferro denaturato, una potente rappresentazione della fragilità della natura, di fronte alla nostra frenetica ricerca del profitto. »
“The Plank Tree” è stato progettato per essere tagliato con il minimo intervento umano possibile e senza abbellimenti: il tronco formerà travi, i rami formeranno assi o bitte. Niente foglie, niente frutti: bisogna ottimizzarlo e renderlo redditizio.
La forma quadrata in acciaio del “Plank Tree” evoca una distorsione allarmante, un monito per ricordarci che la natura, la nostra fonte di vita, è preziosa e fragile. Se continuiamo a trascurarlo e a sfruttarlo senza considerazione, rischiamo di rompere questo sacro legame che ci unisce ad esso.
“Quando l’ultimo albero sarà tagliato,
l'ultimo fiume velenoso,
l'ultimo pesce pescato
allora il viso pallido si renderà conto che il denaro non si mangia. »
Toro Seduto, capo dei nativi americani Sioux